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AZZORRE: Paradiso verde ai confini dell'Europa

di Velia Rossi


Settembre inoltrato. Le migliaia di ortensie che da maggio con i loro delicati colori pastello fanno sembrare l'isola di Sao Miguel un quadro di Monet, cominciano lentamente a sfiorire. Ma il loro azzurro resiste ancora, e il verde dei prati e delle montagne, intenso, profumato, è ovunque, e riempie gli occhi e il cuore. Le Azzorre sono così, entrano nel profondo e regalano un senso di pace che raramente ho trovato in altre parti del mondo. Nove isole, nove minuscoli puntini in mezzo all'Oceano Atlantico. Il Portogallo, di cui fanno parte, è la terra più vicina, ma se da Flores, ultimo baluardo d'Europa, ti soffermi a guardare l'oceano, l'America non ti sembra poi così distante.

Anche il clima alle Azzorre è piacevole, dolce e gradevole tutto l'anno, anche se la variabilità meteorologica è una caratteristica peculiare di queste isole, se è vero che uno dei proverbi più utilizzati dalla sua popolazione è “se il tempo non ti convince, aspetta mezzora!”

SAO MIGUEL, ILHA VERDE

Sao Miguel è l'isola che incanta. A poco più di due ore di volo da Lisbona, è la più grande e popolata dell'arcipelago, quella considerata più “turistica”. Ma non si deve immaginare un turismo di massa e invadente: le Azzorre sono infatti isole ancora relativamente “poco conosciute” e i turisti qui entrano in punta dei piedi. Si prende l'auto a noleggio e si parte in esplorazione! Le strade sono molto curate, i bordi incorniciati dalle ortensie, ed è una continua sosta per ammirare una distesa verde punteggiata da placide mucche al pascolo, un lago nel cratere di un vulcano addormentato che all'improvviso compare alla vista, un arcobaleno, una ripida montagna che si staglia contro le nuvole bianche e il cielo azzurro. A Furnas la forza del fervente sottosuolo si esprime ora con fumarole, ora con piccoli geyser e sorgenti di acqua calda e ricchissima di ferro. Ci sono diverse occasioni per concedersi un bel bagno ristoratore, sia nelle numerose pozze termali ad accesso libero, che nei parchi termali Terra Nostra e Poça da Dona Beija. Immergersi nelle acque calde, dal colore tipicamente giallo grazie alle alte concentrazioni di minerali, circondati da una vegetazione rigogliosa, è un'esperienza memorabile. E visto che i bagni termali mettono appetito, è l'occasione giusta per assaggiare, per esempio da Toni's (http://restaurantetonys.pt/), il succulento “Cozido das Furnas”, un delizioso bollito di carni e verdure che viene cucinato molto lentamente sottoterra: questo metodo di cottura gli conferisce un profumo e un sapore inimitabili. Dopo pranzo, raggiungiamo finalmente la località più famosa e fotografata di Sao Miguel: Sete Cidades. Dal belvedere “Vista do Rei” si può ammirare tutta la bellezza dell’enorme cratere spento, occupato da due laghi, Lagoa Verde e Lagoa Azul, uniti da un ponte. I due laghi, così chiamati dal colore delle loro acque, secondo la leggenda sono nati dalle lacrime di una principessa e di un pastore legati da un amore impossibile: in questa atmosfera ci si può facilmente convincere che anche le leggende abbiano un fondo di verità! Qui ci si può cimentare in un bellissimo percorso di trekking, fra i più famosi di Sao Miguel. Le Azzorre sono un vero Eden per chi ama camminare. Informazioni più specifiche sui sentieri si possono trovare qui: http://trails.visitazores.com/it.

FLORES, GIARDINO BOTANICO IN MEZZO ALL'ATLANTICO

Con gli occhi colmi di tanta bellezza ho lasciato Sao Miguel per raggiungere Flores, la selvaggia, incontaminata, piccola, ma possente Flores, l'ultimo lembo di terra d'Europa insieme alla vicina isola di Corvo. Il volo da Sao Miguel dura circa un'ora e mezzo, e all'arrivo sembra di trovarsi improvvisamente immersi nelle scenografie di Jurassic Park. L'isola è veramente piccola, quasi non ci si capacita di come possa racchiudere tanta meraviglia. La vegetazione qui è ancora più rigogliosa, ma protagonista altrettanto importante è l'acqua. Acqua che scende ovunque dalla cima delle montagne verdi, in cascate e sottili rivoli, sparpagliata dal vento che a volte sembra la faccia quasi risalire in verticale; acqua dell'oceano che sbatte con onde potenti e spumose sulle nere rocce vulcaniche; acqua dei laghi, immersi in un'atmosfera quasi mistica, surreale. Questa è l'isola delle Azzorre che ho amato di più. Qui la gente è un po' schiva, ma comunque ospitale, il cibo è genuino e gustoso, il cuore e lo sguardo si distendono e ritrovano ritmi rilassati: Flores è una cura per l'anima.

FAIAL, ISOLA AZZURRA

Ultima tappa del mio primo viaggio alle Azzorre è l'isola di Faial, l'isola azzurra, perché nel periodo di massima fioritura anche qui predomina il colore blu delle ortensie. Faial è sicuramente meno incontaminata e “intima” rispetto a Flores, ma anch'essa è speciale. Il centro pulsante dell'isola è Horta, vivace cittadina con la sua marina variopinta, che sembra quasi una galleria d'arte a cielo aperto, decorata con i disegni dei veleggiatori provenienti da tutto il mondo. Il cuore di Faial è la maestosa Caldeira, cratere di un vulcano spento circondato da una vegetazione rigogliosa con un dislivello di oltre 400 metri che si possono percorrere interamente a piedi. E all'estrema punta ad ovest dell'isola, quando si scorge da lontano il vulcano Capelinhos, sembra di approdare direttamente sulla luna. Questa è la parte di isola “appena nata”, sorta dall'esplosione vulcanica sottomarina che poco più di 60 anni fa ne ha terrorizzato e fatto fuggire gli abitanti. Il paesaggio lunare è nettamente in contrasto con il verde lussurreggiante, il terreno è sabbioso e roccioso, con tonalità che vanno dal grigio, al marrone, al nero. Sembra di percepire ancora la potenza del sottosuolo, che con la sua immensa forza ha distrutto per poi ricostruire.

NOVE ISOLE, NOVE PICCOLI MONDI

Le altre sei isole sono ancora una sorpresa tutta da scoprire per me e saranno meta del mio prossimo viaggio. Terceira, che ospita la capitale storica delle Azzorre, Angra do Heroísmo, risalente al 1534, oggi inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco; São Jorge, un paradiso per gli amanti del trekking; Pico, dalla quale svetta l'omonimo vulcano che è anche il monte il più alto del Portogallo; la piccola Graciosa con i suoi mulini a vento e l'imponente Furna do Enxofre, una caverna di origine lavica; la minuscola Corvo, dichiarata dall'Unesco Riserva della Biosfera, e infine Santa Maria, ricca di baie protette, spiagge di sabbia chiara bagnate da un mare tiepido e terreni di colore rossastro e arancione.

Le Azzorre sono tutto questo e moltissimo di più. Paradiso per chi ama le passeggiate, il trekking o la bicicletta, tante piscine naturali lungo le coste dove fare il bagno in tranquillità mentre “subito fuori” gorgoglia potente l'Oceano, piantagioni di the e di ananas, grotte, vulcani, sorgenti calde. E un'ultima grande sorpresa: le Azzorre sono uno dei più importanti ‘santuari’ di balene e delfini del mondo. L'avvistamento delle balene qui è un sogno che diventa realtà! E trovarsi al cospetto con questi magnifici animali è una delle emozioni più grandi che si possono provare nella vita, come pure l'esperienza magica di fare il bagno con i delfini!


COME RAGGIUNGERE LE AZZORRE/ABBINAMENTI

Le Azzorre sono collegate da voli giornalieri con Lisbona e Porto, questo fa sì che siano facilmente raggiungibili dall'Italia con un solo scalo. Possono essere l'unica meta del vostro viaggio o abbinate ad un soggiorno in una delle due città portoghesi più importanti.


INFO PRATICHE

- http://restaurantetonys.pt/ per il cozido a Furnas (Sao Miguel)

- https://www.naturalist.pt/azores per il whale watching a Horta (Faial)

- https://www.cwazores.com/it/swd.aspx per nuotare con i delfini, a Madalena do Pico (Pico)

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